Il 1 febbraio 1995, esattamente 20 anni fa, svaniva nel nulla Richey Edwards, chitarrista ma soprattutto autore della maggior parte delle canzoni dei Manic Street Preachers fino a quell’anno.
Quello che apprezzo di lui è l’onesta con cui parlava di tutto anche di argomenti scottanti, e quella sorta di purezza di fondo che aveva. Era una persona pacata, parlava quasi sottovoce, non amava i riflettori, ma sapeva essere diretto e dire la sua senza mezzi termini, parlava dei suoi problemi onestamente, e non li presentava come una cosa di cui vantarsi anzi. E questo lo apprezzo.
Verso la fine del 1994 Richey si tinse anche i capelli di un rosso aranciato. Era visibilmente dimagrito, si vedeva che non stava bene.
Questa sotto, una delle sue ultime foto, del 1995, due settimane prima della sua scomparsa.
Ovviamente le foto le ho fatte io quindi qualità e luci fanno pena, ma come sempre, soprattutto in questo caso, ho fatto del mio meglio!
I capelli li ho lasciati stare, ho tenuto i miei, perchè sarebbe stato inutile legarli, o cercare di cambiarli, diciamo che ho fatto Richey in versione femminile!
Ho indossato la mia adorata pelliccia leopardata di cui vi ho parlato sulla pagina facebook, e ho messo dei leggings militari (ok, il militare forse l’ha indossato qualche anno dopo).
Sono abbastanza soddisfatta del risultato. Come sempre, quando mi “travesto”, mi diverto molto e mi sono calata nella parte, anche se devo ammettere, che non ho “recitato” più di tanto.
Questo post è lunghissimo, non so quanti di voi saranno arrivati a leggerlo fino alla fine. Forse avrete guardato solo le foto. Ma se avete letto tutto, o siete fan dei Manics (:-D) o spero di avervi fatto conoscere un artista di talento, perchè è così che andrebbe ricordato. Non per i suoi tanti problemi, ma per il grande talento e sensibilità che ha mostrato.
Mi scuso con i Manics, la famiglia Edwards e con i fan se ho scritto qualche inesattezza.
Vi lascio con un ultimo video…con una canzone che i suoi compagni gli hanno dedicato.
Non lo conoscevo !quindi grazie per avermelo fatto conoscere!
Ti ho detto che adoro come scrivi?
Adoro le tue trasformazioni
Grazie! Devo ancora migliorare il mio livello di scrittura ma sì, ammetto che la scrittura è un'altra delle mie passioni, così come la musica! ☺️ E mi piace anche trasformarmi!
Conosco i Manic molto superficialmente, non avevo idea che avessero alle spalle una storia così.. Bellissimo articolo è stato molto interessante leggere, e sì, che sono arrivata fino alla fine! Tu stai benissimo! *.*
Grazie Simona! :*
Adoro questo post! Grazie per averlo realizzato!
Grazie a te per il tuo commento! A questo post tengo in particolar modo, e ricevere dei riscontri mi riempie di gioia!
(credo proprio che quando avrò finito con le icone senza tempo, passerò alle icone del rock…:-D)
posso solo dire che spero tu faccia altri post del genere perché questo mi ha entusiasmata!
Grazieeee! Questo l'ho fatto perché era una ricorrenza speciale e si trattava di un artista che amo in modo particolare, ma sì, credo che parallelamente ad altre rubriche farò qualche post sulle rockstar!
Ho scoperto i Manics ovviamente tardi, con This is my truth tell me yours e quel gioiellino che è If you tolerate this then your children will be next, che ad oggi una delle mie canzoni preferite di sempre. Ricordo bene un'intervista a Nicky Wire -non ricordo se dello stesso periodo o successiva- in cui parlava di Richey e del vuoto creativo e non solo che aveva lasciato nella band.
il tuo post è davvero un bellissimo tributo a Richey 🙂
Grazie!? Li ho scoperti anche io in quel periodo, visto che quando ancora c'era Richey facevo le medie, e stavo proprio in quegli anni cominciando a scoprire la buona musica! Poi ovviamente essendomi piaciuta la band sono andata a recuperare i lavori precedenti e mi sono innamorata dei primi album, anche Nicky è un ottimo songwriter e ha scritto testi stupendi, ma quelli di Richey a volte spiazzano, è riuscito con i suoi testi più personali a toccare corde molto profonde di me e per questo non potevo esimermi dal ricordarlo.