Salve a tutti!

Faccio mea culpa: non aggiorno questo blog da ere geologiche, ormai!

L’avvento dei social ha messo in secondo piano i blog. Mi sono accorta che le persone interagiscono di più su Instagram o Facebook e, negli ultimi tempi, mi sono dedicata maggiormente a queste piattaforme.

Oggi parliamo dell’importanza di rivolgersi a un professionista e come riconoscerlo.

Perché è importante? Non posso analizzarmi da sol*? Adesso ci sono anche le app che aiutano!

Sarà anche vero che la tecnologia, oggi, ha fatto passi da gigante, ma un’applicazione per smartphone non potrà mai sostituire l’occhio umano. Non è in grado di capire se la vostra fotografia è fatta bene, se i colori sono corretti.

Sapete che ho sempre svolto anche consulenze a distanza (lo faccio dal 2015) per cui sono a favore dell’analisi cromatica tramite foto (non tramite skype per gli stessi motivi di cui vi parlerò fra poco). Solo che, come ho già accennato, un computer non può rendersi conto del fatto che la vostra foto non è stata fatta con le condizioni di luce corrette. Inoltre, una sola foto non basta.

Per le vostre consulenze mi faccio sempre inviare svariate foto con vari colori indosso, più foto random fatte nel corso del tempo. Questo mi serve per verificare che l’incarnato che vedo sia quello effettivo e per vedere come reagite ai vari colori.

Tramite Skype, sarebbe impossibile. Una webcam non ha la qualità video necessaria per svolgere un’analisi cromatica accurata.

Come scelgo a chi affidarmi?

Un altro motivo per cui è importante rivolgersi a un professionista è che, ora che l’analisi del colore è diventata mainstream, è pieno di consulenti improvvisati. Persone che si mettono a fare consulenze dopo aver letto un libro, solo perché ritengono di avere occhio… e magari si fanno pure pagare!

Prestate sempre attenzione al tipo di formazione che hanno alle spalle.
Certo, poi potreste guardare anche da quanto tempo fanno questo lavoro, ma questo è un dato facoltativo. Ci sono bravissime consulenti che hanno cominciato da poco.

Osservate bene i loro siti, le loro pagine social, e come interagiscono col pubblico: la consulente che state seguendo è gentile? Si pone in modo spontaneo o sembra “finta”? Come agisce, da persona umile o arrogante? E’ una persona che se la canta e se la suona da sola o ammette i propri errori? Forse sono cose che non incidono sulla sua capacità di svolgere una consulenza corretta, ma credo che il modo di interagire sia fondamentale. Se devo fare una consulenza voglio farla con una persona che mi metta a mio agio.

Guardate i feedback della clientela, sul loro sito o sui social. Cosa dicono di lei?
Guardate anche i suoi post: vi sembra una che sa bene di cosa parla o è un po’ sconclusionata?

Purtroppo, è pieno di persone che si improvvisano armocromiste e danno consigli a vanvera.

Quale sistema usa? Ci sono diversi sistemi di consulenza. Tutti hanno il fine ultimo di trovare una palette di colori amici, ma hanno procedimenti e nomenclature diverse. Sta a voi scegliere.

Io ho fatto una scelta controcorrente, decidendo di lanciare un sistema tutto mio. L’ho fatto dopo anni di lavoro e formazione. L’avessi fatto sei anni fa, probabilmente sarebbe stato un flop: non avevo le basi e l’esperienza per elaborare un sistema di analisi cromatica!

Mi rendo conto che scegliere di affidarsi a un sistema appena nato possa fare paura. I vantaggi, però, sono maggiori degli svantaggi!
Sarete collocate in una palette con più precisione. Non ci sarà più il “tendi a xyz” o “sei a cavallo fra x e y”. Avrete la vostra palette, la migliore per voi.

So che spaventa anche non sentire parlare di stagioni, ma di elementi, ma se mi seguite sui social, imparerete velocemente cosa vuol dire e anzi, vi verrà molto più semplice capire i vostri colori quando andate a fare shopping.

Questo è un sistema molto inclusivo.

Bene, ora sapete perché è bene affidarsi a un professionista per la vostra consulenza cromatica, che sia io o qualcun altro!

 

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