Buongiorno!
Questa volta vi ho fatti aspettare un po’ troppo per questa rubrica che avete dimostrato di apprezzare tanto.
E’ stato un periodo un po’ intenso per me e il tempo è letteralmente volato.
Sto lavorando ad alcuni progetti che spero vedranno presto la luce.
L’icona di bellezza di cui vi parlo oggi è la famosissima cantante lirica greca Maria Callas.
A dispetto di quello che ho sempre pensato, è nata a New York (e non in Grecia) nel 1923 da genitori greci, che si trasferirono in America, proprio l’anno in cui nacque Maria, il cui nome anagrafico era Sophia Cecilia Kalos, diventato poi Callas una volta stabiliti negli USA.
Si dice che pesava ben 6 kg alla nascita! Enorme! Infatti per tutta la sua vita ha lottato con il proprio peso, col quale ha sempre avuto un pessimo rapporto vista la tendenza ad ingrassare a causa di una disfuzione ghiandolare.
Da bambina ebbe un bruttissimo incidente: fu investita da un’auto e trascinata sotto le ruote per diversi metri. Rimase in coma per quasi un mese. La madre disse che dopo questo incidente Maria cambiò carattere. Diventò ostinata, ribelle, e con grandi sbalzi d’umore.
Sul finire degli anni ’30 i genitori si separarono e tornò con la madre a vivere in Grecia, dove fu ammessa e si diplomò al conservatorio di Atene.
Nel 1939 il suo primo ruolo da protagonista, Santuzza nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, ruolo che le fece guadagnare l’appellativo di “Divina”.
Riuscì a proseguire col canto anche durante i difficili anni della guerra. In quel periodo parallelamente alla sua attività di soprano, cantava anche in locali un po’ squallidi e svolgeva lavori pesanti.
Finita la guerra decise di trasferisi in America dal padre e proseguire la carriera lì.
Vi rimase fino al ’47, poi si trasferì in Italia, paese nel quale una cantante del genere poteva venire consacrata.
A Verona conobbe il futuro marito, Meneghini, industriale grande appassionato di lirica.
La consacrazione avvenne nel ’49, quando fu chiamata a sostiture una cantante ne I Puritani, e da lì la sua carriera fu in ascesa.
Dopo un lungo corteggiamento accettò di sposare Meneghini, sebbene fosse ben più vecchio di lei, e lui lasciò la sua attività di industriale per seguire la carriera della moglie.
Maria Callas col marito Magalli…ehm…Meneghini 😛 |
Riuscì a entrare alla Scala, e da lì in poi interpretò ruoli sempre più importanti come la Norma, Medea, la Traviata, la Gioconda, Aida…e si aprirono le porte della discografia.
Incise così diversi dischi che raggiungero anche quelle persone che non erano abituate ad andare a teatro ad ascoltare l’Opera.
Tra il ’52 e il ’54 il fisico di Maria si trasformò in modo impressionante.
Perse ben 36 kg! Ci sono diverse leggende che circolano sulla sua dieta…Si dice addirittura che ingoiò le uova di un verme solitario! In realtà seguì una dieta molto ferrea a base di carne e verdure e pochissimi carboidrati, e lo stress lavorativo contribuì alla perdita di peso.
Inoltre era una donna alta, 1.72cm, non era mai stata obesa, ma solo in forte sovrappeso.
Prese però a modello la meravigliosa Audrey Hepburn, alta e filiforme, ma dalla struttura fisica completamente diversa da quella di Maria.
Da ragazza burrosa… |
…a longilinea icona di moda |
Questo però sulla sua carriera ebbe un impatto positivo: divenne più fluida nei movimenti, la sua interpretazione diventò più coreografica e gestuale.
Quandò torno ad esibirsi in America, fu osannata, una cantante lirica diversa da tutte le altre, elegante nel portamento e nei movimenti, dal look moderno e sbarazzino, sapeva dare un’estrema espressività ai personaggi che interpretava.
Nel 1957 incontrò per la prima volta il miliardario Aristotele Onassis, ma solo nel 1959 si innamorò perdutamente di lui e lasciò il marito.
Questo la fece diventare preda di paparazzi che seguivano ovunque la coppia.
Sempre in quel periodo cominciò la discesa della sua carriera, ebbe diversi attacchi di afonia e stanchezza e alcuni problemi burocratici con alcuni teatri nei quali doveva esibirsi.
Continuò comunque ad esibirsi fino alla meta degli anni ’60.
Nel 1966 rinunciò alle cittadinanze statunitense ed italiana, mantenendo solo quella greca sperando di sposarsi con Onassis.
Purtroppo l’uomo rifiutò di sposarla e nel ’68 sposò Jackie Kennedy, altra icona di stile, da poco vedova del presidente John.
Questa grande umiliazione fece cadere Maria in una profonda depressione. (ti capisco, sorella!)
Per tirarsi un po’ su accettò un ruolo cinematografico nella Medea di Pasolini. Tra Maria e il regista nacque una profonda amicizia.
Il film non ebbe un grandissimo successo ma entrambi ne uscirono umanamente arricchiti.
La sua ultima tournee fu nel ’74. Il ’75 fu l’anno più terribile per lei: morì Onassis e Pasolini fu ucciso.
Maria morì nel ’77 per un arresto cardiaco. Le sue condizioni fisiche erano da tempo compromesse.
Si dice che fu anche a causa delle drastiche variazioni di peso, alle quali si aggiunse un’insonnia cronica e all’assunzione di un medicinale, il Mandrax che si procurava illegalmente.
C’è un mistero che riguarda le sue ceneri: scelse di essere cremata, ma si dice che le ceneri sparse nel mare Egeo, come da lei voluto nel 1979 non fossero le sue, perchè andate perse o trafugate.
Se andate sulla sua pagina di Wikipedia, potrete leggere molte più informazioni e una parte interessante sulla sua estensione vocale.
Ora passiamo all’analisi del suo look.
Come vi avevo detto Maria ha sempre lottato col peso, era piuttosto robusta agli inizi della sua carriera.
Quando cominciò a dimagrire, cominciò anche a curare di più il suo look. Nei primi anni ’50 si ispirava ad Audrey Hepburn.
Successivamente sviluppò uno stile più personale, caratterizzato da un eyeliner molto grafico, spesso molto allungato un po’ stile egizio. Labbra nude o talvolta rosse.
questo tipo di trucco, il suo più caratteristico, quello a cui mi sono ispirata |
Trovo avesse un viso bellissimo, lineamenti particolari, ma molto belli nell’insieme |
qui con un look bonton e uno strano ombretto azzurro |
Anche superati i 40 anni rimaneva estremamente affascinante. |
Come dicevo, mi piacciono molto i suoi lineamenti. Il naso un po’ importante era una sua caratteristica, gli occhi forse un po’ distanti. Mi piace moltissimo.
Trovo avesse un grande fascino, era dannatamente sexy!
E ora veniamo alla mia interpretazione.
Stavolta ho toppato di brutto lo ammetto! L’eyeliner è la cosa più brutta mai vista! Ahahah!
Ci ho provato, premiate almeno l’impegno, per il risultato sono rimandata a settembre.
Ehmm…orrore! Ahaha! Ridiamoci sopra!
Ho usato una bb cream scura, troppo gialla per me, e la terra, volevo ottenere una carnagione più dorata, come l’aveva Maria…
Le sopracciglia le ho sottolineate, ma lasciate della loro forma naturale, un po’ simile a quelle della Callas.
Sulle labbra ho usato un rossetto nude e una matita malva. Non ho matite o rossetti dei classici nude color biscotto.
Infine sugli occhi il velo pietoso…Eyeliner nero ripassato più volte perchè veniva tutto storto…così è venuta una riga troppo spessa e stortissima che mi fa sembrare una Cleopatra ubriaca. LOL!
Ecco i prodotti usati:
Tutte le immagini sono state prese dal web, dove non indicato se ne riconoscete la proprietà, siete pregati di contattarmi e provvederò a inserire i crediti.
Ti sei cimentata in un'impresa difficilissima, non è facile fare una linea di eyeliner simile a chi ha totalmente un'altra forma degli occhi! E hai qualcosa nello sguardo che mi ricorda tantissimo l'espressione della Callas, soprattutto nell'ultima immagine in basso a sinistra 🙂
Grazie!!! Infatti, oltre a non sapere, ammetto, tirare una riga di eyeliner decente, la Callas aveva gli occhi distanti e forse un po' a mandorla mentre io li ho sì forse un po' distanti ma un po' a palla…sicuramente il trucco che usava lei non è adatto al mio viso! Ti ringrazio comunque per aver trovato un'assonanza!
Lara sei stata bravissima! il trucco che hai realizzato somiglia molto allo stile della Callas!
Parlando di lei, mi chiedo quanto abbia sofferto una volta abbandonata da Onassis!
Grazie! Troppo gentile! Ha sofferto moltissimo, aveva fatto di tutto per lui e alla fine lui l'ha piantata senza troppi complimenti…povera